Dr. Andrea Galiano
PSICOLOGO CLINICO
PSICOLOGO DELLO SPORT
CHI SONO
Sono uno psicologo clinico,
Iscritto all’Albo degli Psicologi della Lombardia nr.
03/12543.
Mi sono laureato nel 2006 presso l’Università Cattolica di
Milano con una tesi di ricerca sul rischio psicosociale in
adolescenza, esperienza che mi ha permesso di entrare nelle
scuole lombarde e di collaborare con il “Centro Studi e
Ricerche sulla Famiglia” dell’Università Cattolica.
La mia formazione con ragazzi preadolescenti e adolescenti
parte dal 2004 e continua tuttora grazie alle collaborazioni
presso agenzie educative e scuole dove mi occupo di disagio
giovanile e orientamento scolastico e professionale.
Sono specializzando in psicoterapia ad indirizzo
“psicoanalisi della relazione”, presso SIPRe - Società
Italiana di Psicoanalisi della Relazione.
Ho approfondito la mia formazione attraverso seminari mirati
quali: le passioni dell’uomo nella postmodernità; le coppie
nella società dell’iper-individualismo; i disordini della
temporalità; l’intimità; la fine e il fine dell’analisi;
psicoanalisi oggi.
ATIIVITA' PROFESSIONALE
Dal 2013 collaboro come
tirocinante di specialità presso il Centro Psico-Sociale
dell’Azienda Ospedaliera ASST Santi Paolo e Carlo di Milano
occupandomi di percorsi di psicoterapia individuale e
psicoterapia di gruppo per adulti e giovani adulti.
Il mio percorso professionale è caratterizzato dalla ricerca
continua di ciò che fa soffrire le persone, al fine di
trattare le questioni che si possono manifestare come:
depressione
ansia o stress
attacchi di panico
crisi esistenziali
difficoltà nella gestione delle emozioni
disturbi comportamentali e relazional
disturbi dovuti a momenti del ciclo di vita come la crisi o
fine di una relazione, la nascita e crescita di un figlio,
la perdita del lavoro, la malattia, la separazione, la
perdita di un familiare ecc.
PSICOLOGO DELLO SPORT
Da sempre, sono appassionato di
sport e dell’uso dello sport come strumento psicosociale per
bambini e adolescenti, atleti con disabilità e di crescità
personale per adulti. Mi sono formato dal 2008 come
Psicologo dello Sport e formatore attraverso il Master
Universitario di II° livello con doppio Titolo in “Sport e
Intervento Psico-Sociale” presso l’Alta Scuola di Psicologia
“A. Gemelli e l’Università Ramon Llull di Barcellona che mi
ha permesso di acquisire conoscenze approfondite sulle
culture organizzative del mondo sportivo e dei principali
interventi in ambito sportivo, competenze sulle tipologie e
strumenti (progettazione, consulenza, formazione,
ricerca-azione, organizzazione di eventi, empowerment),
competenze specifiche delle fasi di intervento, competenze
valutazione efficacia dell’intervento.
Mi occupo di percorsi:
con atleti e giovani atleti
genitori degli atleti: percorso di orientamento alla scelta
consapevole dello sport e alla gestione di problematiche che
si incontrano nei contesti sportivi
percorsi formativi ad allenatori e dirigenti sportivi di
settori giovanili
esempi di temi possibili:
- funzione e ruolo di allenatore e dirigente oggi
- la dimensione educativa
- la gestione della relazione con i genitori degli atleti
(tra cooperazione e conflitto)
- la relazione con gli atleti e sua gestione (chi è
l’atleta? quale età? quali regole? quale ascolto, quale
comunicazione?)
- il punto di vista dei bambini
- coordinamento e organizzazione per raggiungere i risultati
- le relazioni in campo e fuori dal campo
- come valorizzare il talento
Ho approfondito la mia formazione in decine di società
sportive dilettantistiche come consulente e psicologo e
presso importanti agenzie sportive come: Settore Giovanile e
Scolastico della F.I.G.C. come collaboratore e docente per
le società sportive Internazionale F.C. e Inter Campus con
progetti di intervento formativo-educativo per bambini e
allenatori dei settori giovanili.
Progetto internazionale “Io tifo positivo” di Comunità Nuova
come collaboratore e docente presso scuole e società
sportive della Lombardia U.I.S.P. Unione Italiana Sport per
tutti come responsabile del progetto “sportivaMente – sport
per il disagio mentale e l’emarginazione”.